Gli anni ’70 vedono a Roma un rilancio degli investimenti in infrastrutture ed edilizia residenziale, oltre lo sviluppo di importanti impianti industriali frutto anche dello stimolo di nuove tecnologie applicate ai sistemi produttivi. Dal punto di vista contrattualistico viene dato maggior risalto al processo di riduzione dell’orario di lavoro che viene portato alle 40 ore settimanali.
Alla Cassa Edile viene affidata la gestione dei contributi per il CEFME il cui ruolo, sul piano dell’addestramento professionale, viene sempre più valorizzato.
Altro passaggio importante di questi anni è il riconoscimento dell’assistenza ai lavoratori anche attraverso l’istituzione del CTP – Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni, l’igiene e l’ambiente di lavoro. Alcune norme inserite nel nuovo contratto tendono ad assimilare sempre di più il cantiere edile allo stabilimento industriale, prevedendo l’indennità di mensa e il trasporto.
Quello del ’73 – ’74 è il primo contratto firmato dalle Organizzazioni Sindacali con un’unica sigla, quella della FLC– Federazione Lavoratori Costruzioni.
Il nuovo contratto vede la luce nel ’78 e prevede l’aumento del contributo alla Cassa Edile, l’introduzione del premio professionale e il diritto allo studio che prevede la partecipazione dei lavoratori ai corsi delle 150 ore.
Sul fronte imprenditoriale, il decennio si caratterizza attraverso un processo che vede il passaggio da una linea di difesa degli interessi di categoria, a un’azione tesa ad affermare la funzione imprenditoriale privata come fattore indispensabile dello sviluppo economico e sociale del Paese. Quindi la promozione di iniziative di politica industriale che contestano e denunciano il fenomeno dell’abusivismo incontrollato e portano all’intesa del ’78 sul “Documento Programmatico di Intesa per la salvaguardia dei livelli produttivi e occupazionali”, teso a produrre un diverso approccio tra le parti in causa:
Amministrazione Capitolina, organizzazioni imprenditoriali e sindacali, per un più ordinato sviluppo urbanistico-edilizio e infrastrutturale della città.
La Rinascente Piazza Fiume, Roma
Iniziarono numerosi interventi di edilizia abitativa economica e popolare. Il primo piano, quello del 1964, comprendeva in totale 70 piani di zona che occupavano 5.168 ettari per complessivi 712.000 abitanti. Erano cosi distribuiti nei diversi settori: 14 nel quadrante nord; 25 nel quadrante est, il più consistente a Tor Bella Monaca con 35.000 abitanti, poi al Tiburtino sud, a Ponte di Nona, alla Borghesiana e a Finocchio; 20 nel quadrante sud; 11 nel quadrante ovest. In sintesi il 44,3% degli abitanti previsti erano insediati nel quadrante meridionale, il 27,7% in quello orientale, il 18,8% in quello settentrionale e il 9,2% in quello occidentale.
Il Piano per l’edilizia economica e popolare cominciò ad attuarsi grazie ad iniziative consistenti dello IACP, a Corviale, Vigne Nuove e Tor Sapienza.
L’intervento si ampliò grazie al “Piano decennale” che prevedeva un programma regolare di finanziamenti biennali. Anche l’iniziativa privata orientò le sue risorse in direzione dell’edilizia economica e popolare e nel 1975 il Comune pervenne ad un primo accordo con le strutture imprenditoriali che si riunivano nell’ISVEUR (Istituto per lo Sviluppo Edilizio ed Urbanistico di Roma) per la programmazione e la realizzazione di 2.000 alloggi in affitto nelle aree di Serpentara, Tiburtino Sud, Fontana Candida e Spinaceto.
Furono realizzati successivamente interventi al Laurentino, a Vigne Nuove, al Tiburtino, a Prima Porta, a TorSapienza, a Pietralata, a Corviale, al Pigneto, a Vigna Murata, a Prímavalle, a Fiumicino, a Ostia Lido, a ValMelaina, a Tor Bella Monaca, a Serpentara, a Grotta Perfetta e a Castel Giubileo. Queste realizzazioni ebbero il merito di attenuare il disagio abitativo ma le opere di urbanizzazione si limitarono alla realizzazione di un massiccio piano di investimenti dell’ACEA, riguardanti le opere di allaccio alla rete dei servizi cittadini e alle fognature e alla rete dei collettori e adduttrici.
Iniziò a funzionare nel 1977 la linea A della metropolitana. Proseguì all’EUR l’attività di realizzazione di nuclei direzionali, attraverso il completamento del nucleo di piazzale del Caravaggio e la realizzazione sulla Colombo della sede dell’Aci, della Fiera di Roma e del Ministero del Tesoro.
Insieme alla costruzione di banche ed uffici privati, all’inizio degli anni Settanta si realizzò il completamento dell’EUR attraverso l’insediamento di Ministeri, come quello delle Finanze, congiuntamente alle sedi di importanti società pubbliche e private come l’ENI, l’Alitalia, l’IMI, l’ICE, l’INPS, connotando in modo definitivo l’area come grande centro direzionale moderno ed inducendo un ulteriore sviluppo del terziario privato. Tra questi la sede della ESSO italiana a Viale Castello della Magliana.
Ad est, invece dell’asse attrezzato si edificò soltanto la Centrale del Latte ed il centro CONI sulla via Prenestina, si realizzò, inoltre, un tessuto industriale, per oltre 60.000 addetti, attorno ad alcune fabbriche importanti come la FATME, AUTOVOX e la RCA, lungo la via Tiburtina e nella periferia sud-orientale.
Con l’approvazione nel 1978, dopo una legge regionale, di una variante destinata al recupero urbanistico di 84 nuclei edilizi, iniziò l’iter, ancora in corso, di riqualificazione della vasta periferia comunale.| 1970 | La Cassa Edile istituisce delle borse di studio per i lavoratori edili studenti e per i loro figli |
| 1970 | Il Ministero della Pubblica Istruzione plaude all’iniziativa della Cassa sull’istituzione delle borse di studio |
| 1970 | Prima conferenza sui problemi dell’edilizia romana. L’ACER presenta un piano in 19 punti all’amministrazione comunale |
| 1974 | Questione abusivismo a Roma. Diffida dei costruttori al Sindaco |
| 1974 | Viene firmato il Contratto Integrativo Provinciale |
| 1978 | Viene istituita la prestazione APE – Anzianità Professionale Edile |
| 1978 | Viene firmato il Contratto Integrativo Provinciale |
| 1979 | Il Pretore Paone sequestra 500 appartamenti e nomina il Sindaco Custode Giudiziario |
| 1980 | Viene firmato il Contratto Integrativo Provinciale |