Luigi Bardelli

Luigi Bardelli

Presidente della Cassa Edile di Roma e Provincia dal 28 marzo 1996 al 7 dicembre 2004

La sua Presidenza ha avuto il privilegio di rappresentare un momento significativo per la Cassa Edile, i 40 anni di attività, che Lei ha voluto ricordare con due importanti pubblicazioni, una sulla contrattazione e una fotografica sullo sviluppo urbanistico della città. Cosa Le piacerebbe fosse ricordato di questa iniziativa?

R. Lei accennava ai 40 anni. Li ricordo con molta nostalgia, sia perché ero più giovane, sia perché c’è stato un momento di sintesi importante. Le due ubblicazioni alle quali Lei ha fatto cenno, rappresentano la storia della Cassa Edile, perché rappresentano lo sviluppo della città e la storia dei rapporti tra imprenditori e lavoratori. Lo sviluppo della città, nonostante le iniziative dell’imprenditoria, non si sarebbe potuto raggiungere se non ci fossero state le maestranze. La creazione della Cassa Edile è senz’altro un’intuizione molto felice e ha portato dei grandi benefici. Ci sono state battaglie, contrasti, parliamo dagli anni ‘60 agli anni 2000, però c’è stata anche collaborazione e questo ha prodotto ottimi risultati, ad esempio ha consentito ai lavoratori di non perdere la continuità del lavoro. La manifestazione dei 40 anni rappresentò la sintesi dell’attività di questo Ente e fu apprezzata. Io la ricordo con particolare commozione, perché durante la cerimonia, al momento della consegna dei premi, ho avuto l’onore di incontrare imprenditori con un’anzianità di servizio di 30/40 anni. Mi ritengo fortunato di essere stato Presidente, perché ho trovato un Ente che funzionava come un orologio svizzero, merito dei miei predecessori e della passione e dell’impegno che i dipendenti mettevano nell’espletamento delle loro funzioni. Sono riuscito, credo, a mantenere l’impostazione data aggiornandola alle esigenze del momento.

Presidente Bardelli, possiamo definire gli anni della sua presidenza come quelli del raccolto dopo una lunga semina?

R. E’ stato un momento di raccolta perché, quando ho assunto l’incarico, i miei predecessori avevano lavorato così bene che le risorse erano consistenti, quindi senz’altro è stato il tempo del raccolto, ma è stato anche un momento importante di semina, abbiamo seminato nelle prestazioni straordinarie e in sicurezza.

L’accordo per le prestazioni odontoiatriche dei lavoratori è nato in quel momento ed è ancora funzionante. E’ stato un alleggerimento sociale, perché la Cassa Edile ha assunto l’onere delle prestazioni di 35/38 mila lavoratori. Non è una cosa da poco. Oltre a tutte le altre prestazioni straordinarie c’è stata anche la cultura che ha avuto il suo sviluppo. Noi abbiamo accompagnato i lavoratori studenti e i figli degli stessi dalle scuole medie alla laurea. Infatti la consegna delle borse di studio che si svolgeva presso il Palazzo dei Congressi all’Eur, anche con la partecipazione del Sindaco di Roma o di altre cariche istituzionali, è stato sempre un momento prestigioso per la Cassa Edile e per i suoi iscritti. Nel periodo della mia Presidenza è nato altresì il DURC, Documento Unico di Regolarità Contributiva, ottimo strumento per l’emersione del lavoro nero. Il mio ricordo va alle numerose riunioni presso la Prefettura di Roma, alla presenza del Prefetto Serra, volte a sviscerare tutte le problematiche che si frapponevano alla realizzazione del DURC.

Il significativo incremento delle prestazioni erogate e la tipologia delle stesse hanno caratterizzato la presenza della Cassa Edile nel contesto della città?

R. Credo che l’esempio Cassa Edile potrebbe essere esportato anche in altri settori che hanno occupazioni discontinue, perché è una esperienza positiva da riproporre. Un organismo come la Cassa Edile che opera con risorse proprie è uno straordinario modello sociale di sviluppo. I lavoratori della Cassa Edile hanno sempre guardato alla Stessa come un punto di riferimento certo a cui tengono moltissimo, non soltanto per le prestazioni ordinarie che eroga, ma per tutte quelle prestazioni straordinarie, assistenziali che Li sostengono nei momenti difficili. Questo è stato uno dei risultati per cui andare veramente fieri.