Edoardo Bianchi
Presidente della Cassa Edile di Roma e Provincia dal 7 dicembre 2004
Presidente Bianchi ci racconta della Cassa del terzo millennio ?
R. Nella celebrazione dei 50 anni della Cassa intendo preliminarmente effettuare due valutazioni di natura temporale.
Dapprima, guardando ciò che è stato fatto nel passato, sottolineo l’assoluta lungimiranza e sensibilità delle Parti Sociali (ACER – FENEAL – FILCA e FILLEA) le quali, senza avere alcun obbligo di legge, hanno autonomamente messo in campo il sistema degli Enti Bilaterali Paritetici.
Alle originarie esigenze di garantire l’effettivo godimento delle ferie, dei permessi e della tredicesima da parte delle maestranze edili si sono via via aggiunte le prestazioni erogate della Cassa, in maniera tale da garantire la fruizione anche di ulteriori “prestazioni cosiddette ordinarie” quali l’APE (Anzianità Professionale Edile), le integrazioni di malattia, di infortunio e malattia professionale.
Negli anni più recenti si sono progressivamente aggiunte, alle tante ed importanti già esistenti, altre “prestazioni cosiddette straordinarie” quali le eteroprotesi e prestazioni odontoiatriche, il premio ai giovani che entrano per la prima volta nel settore delle costruzioni, il periodo di maternità per le lavoratrici, l’assistenza per i casi di alcolismo e sieropositività ecc, che hanno sempre più rappresentato una concreta ed apprezzata forma di welfare integrativo.
L’esperienza Paritetica Bilaterale del settore edile è stata, negli ultimi decenni, presa a modello da tutti i vari governi succedutisi alla guida del Paese come esempio da esportare nei vari settori produttivi come valida testimonianza di progresso ed efficace gestione del settore. Ritengo quanto mai opportuno rendere questo preliminare riconoscimento a tutti coloro che ci hanno permesso, anche con gestioni sane ed oculate, con una intuizione brillante di contribuire alla evoluzione ed al miglioramento del settore edile in senso più generale.
Da quando ha assunto la Presidenza ad oggi le Imprese iscritte sono quasi raddoppiate. Che tipo di problema comporta una crescita così consistente ?
R. Con riferimento al presente dobbiamo invece essere alla altezza delle nuove sfide che il legislatore ci presenta (DURC e Congruità) ed all’evoluzione delle dinamiche del mercato del lavoro. Quanto al DURC sottolineo non solo come questo abbia costituito un innegabile elemento di trasparenza, che con il passare del tempo sia divenuto uno strumento di governo e disciplina del nostro settore, garantendo anche una forte emersione di forme di lavoro non completamente regolari. Il DURC, nato sperimentalmente a Roma nel 2002, è diventato obbligatorio sull’intero territorio nazionale nel 2006. Siamo passati da circa 19.000 emessi nel 2006 ad oltre 40.000 DURC emessi nel corso dell’ultimo anno. Complessivamente, nel quinquennio 2006/2010, la Cassa ha emesso circa 160.000 Documenti Unici di Regolarità Contributiva. In questa materia la congruità rappresenta la nuova frontiera con cui confrontarsi nell’immediato futuro. Anche altre battaglie di trasparenza, civiltà e progresso sono state portate avanti, per il mezzo della Cassa, dalle Parti Sociali mediante la regolamentazione del lavoro Part Time e delle ore ordinarie lavorate denunciate. Tutto quanto sopra deve essere contestualizzato in un settore dove, ad esempio, nell’ultimo decennio si è passati in termini di imprese aderenti da 5.000 a 12.000, in termini di lavoratori iscritti da 33.000 a 56.000 ed in termini di massa salari denunciata da € 250.000.000 ad oltre € 500.000.000.
Presidente Bianchi, nel 2009 avete presentato il Primo Rapporto Annuale sull’Occupazione nel Settore dell’Edilizia a Roma e Provincia, nel 2010 il Secondo Rapporto Annuale. Un lavoro imponente.
R. I numeri sopra riportati rappresentano solo una parte infinitesimale dei dati in possesso della Cassa. Dal 2009 abbiamo deciso di raccogliere annualmente l’insieme dei dati in una pubblicazione. Attualmente è in corso di definizione il “Terzo Rapporto Annuale dell’Edilizia” relativo all’anno 2011.
Dall’analisi combinata dei dati pubblicati emergono chiavi di lettura dell’andamento dinamico del settore dell’edilizia, a Roma e provincia, tali da consentire alle Parti Sociali ed al legislatore di adottare tempestivamente i necessari provvedimenti che consentiranno il miglioramento e la salvaguardia dei ragguardevoli livelli occupazionali e reddituali, sia in termini diretti che di indotto, dell’edilizia romana.
Dati quali la nazionalità dei lavoratori (51% italiani e 49% stranieri e di questi ultimi il 75% provenienti dalla Romania), il Comune di residenza dei lavoratori, l’età media dei lavoratori, la tipologia in termini dimensionali delle imprese consentono di adottare, ognuno per le proprie competenze, le opportune politiche che governano ed informano il settore. Non esiste nel Paese alcun altro che abbia dati pluriennali consolidati così approfonditi e variegati del settore edile come le varie Casse Edili presenti sull’intero territorio nazionale.
Da ultimo, forte anche della mia precedente esperienza come Presidente del CTP di Roma e Provincia, voglio esprimere gratitudine nell’ambito degli Enti Paritetici, a tutti i Vice Presidenti e Direttori (seppur ad ognuno in maniera diversa) con i quali ho avuto la possibilità di collaborare; è stata una esperienza utile e formativa.
Ringrazio per il percorso fatto assieme, oltre alle strutture degli Enti, Rocco Pascucci, Tonino Gasparro, Luigi Falsini, Fabrizio Pascucci, Giaime Moser, Alfredo Simonetti, Mauro Macchiesi, Sergio Gallo, Francesco Sannino, Paolo Rigucci, Alfredo Pecorella, Maria Grazia Comodi, Stefano Macale, Sandro Grugnetti, Alberto Massara, Roberto Cellini, Andrea Cuccello.